Limina
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Quella di Limina, accogliente centro collinare della Valle d’Agrò, è una storia antica che risale ai tempi in cui Romani e Cartaginesi lottavano per il dominio nell’Isola. A nord del territorio in cui sarebbe sorto il paese, infatti, si combatté nel 260 a.C. una battaglia tra le due rivali e potenti città-stato del Mediterraneo. Qui vicino, poi, in quella che adesso si chiama contrada Passo Murazzo, san Filippo Siriaco, che da Roma si stava recando ad Agira, fondò nel 66 d.C. una comunità cristiana. Un evento lontano, certo, che però a Limina ha lasciato tracce profonde. Il culto nei confronti di san Filippo è oggi un valore importantissimo per gli abitanti di Limina. Anche i festeggiamenti in suo onore sono caratterizzati da una tradizione popolare e religiosa antichissima. I liminesi, emigrati nelle Americhe, conservano ancora, con orgoglio, la devozione e festeggiano regolarmente la ricorrenza. Le prime notizie sicure dell’esistenza del paese di Limina (il nome dal latino limen, ovvero, confine tra i territori di Messina e Taormina o dal greco Limné con riferimento alle paludi di un tempo) risalgono al 1095: il paese viene infatti citato come “paese col titolo di Marchesato” nel “Lexicum Topographicum siculum” dell’Abbate benedettino Vito Amico. Durante il medioevo, sin dalla dominazione normanna, Limina era sia un abitato ben difeso e autosufficiente, sia un centro politico, commerciale e religioso di una certa importanza. Nei secoli successivi l’importanza economica del centro si è consolidata e ne sono la dimostrazione la presenza di una comunità ebraica molto attiva nel campo del commercio e della lavorazione della seta, nonché la presenza di sei miniere, tutte attive, che estraevano carbonfossile, piombo, argento e stagno, e di una piccola fonderia. Oggi Limina è dotato di un insieme di infrastrutture che rendono gradevole e accogliente il soggiorno. Infatti sono state realizzate insieme al recupero delle piazze e vie cittadine in pietre pregiate, un campo di calcetto, un campo da tennis (entrambi in erba sintetica) e un campo di calcio in erba naturale idoneo anche all’attività professionistica. Inoltre, all’interno di un antico edificio dell’Ottocento, recentemente restaurato, è stato realizzato un moderno Centro Polifunzionale con annesso salone convegni. Infine, con lo scopo di realizzare un’adeguata ricettività ma anche di risanare il centro storico, sono stati ristrutturati e arredati immobili che permettono, a prezzi contenuti, di far trascorrere ai villeggianti una indimenticabile vacanza tra il mare della riviera Jonica e i monti Peloritani, il tutto accompagnato dalla notoria ospitalità liminese. PUNTI DI INTERESSE Gole di passo Ranciara: Le gole costituiscono una formazione rocciosa di straordinaria bellezza. Nella stagione invernale vi scorre il torrente Agrò, attraversando il territorio di due comuni: Limina e Casalvecchio Siculo. Qui è possibile praticare il torrentismo o canyoning, disciplina che consiste nella discesa di corsi d’acqua a forte pendenza. Quest’attività permette di conoscere luoghi straordinari e incontaminati, altrimenti inaccessibili. Chiesa della Madonna delle Preci: Eretta nel 1396 sull'antica sinagoga del IX secolo, la chiesa, chiusa al culto nel 1935, è stata restaurata negli anni '90 e riaperta nell’agosto 2002. All’interno si possono notare le diverse pavimentazioni apposte nel corso dei secoli, la nicchia per la conservare gli Oli Santi, il fonte lavabo in sagrestia, le cripte per la sepoltura dei notabili del tempo, e una statua in legno di Maria SS. delle Preghiere del Gangemi risalente al 1860. Chiesa di San Filippo d'Agira Fontana del Santo che cammina sull'acqua Murales.