
Santa Teresa di Riva
Santa Teresa di Riva
Santa Teresa di Riva
La sua splendida spiaggia fu già notata più di duemila e cinquecento anni fa, quando i Fenici nel luogo dove sorge la città attuale una colonia commerciale che chiamarono Phoenix. Poi la sorte di questo centro abitato, nel bene e nel male, è sempre rimasta legata alle acque cristalline dello Jonio, perché dal mare provenivano, oltre le ricchezze naturali, i pericoli della pirateria che infestò per secoli il Mediterraneo. Per questo, Santa Teresa di Riva è stato soprattutto il luogo delle torri d’avvistamento. Dai tempi della dominazione araba sino a quella normanna, furono almeno cinque, e di esse rimangono soltanto la quadrata Torre del Baglio, con il rudere di un muro perimetrale, la Torre dei Saraceni e la Torre del Catalmo, inserita nel tessuto urbano del borgo di origine medievale. Santa Teresa di Riva è sempre stata legata all’antica baronia di Savoca, di cui è rimasta per secoli la frazione a mare. Nel 1849 i Borboni distrussero quasi tutte le case della Marina di Savoca. I sopravissuti, però, ricostruirono il paese, che finalmente divenne autonomo da Savoca, grazie a Ferdinando di Borbone, nel 1854. E, in segno di omaggio alla moglie del sovrano, Teresa d’Austria, gli abitanti lo chiamarono Santa Teresa, a cui, dopo l’Unità d’Italia, fu aggiunto “di Riva”, per distinguerlo dall’omonimo centro della provincia di Sassari. Ma a Santa Teresa di Riva non ci sono solo la storia e le testimonianze del passato. Oggi la cittadina è abbellita da numerose sculture moderne e murales collocati nelle piazze, nel lungomare e in vari angoli del paese. Santa Teresa di Riva rappresenta anche il più importante polo commerciale del versante ionico messinese. PUNTI DI INTERESSE Chiesa Santa Maria del Carmelo: Edificata nel 1929, sul sito di una vetusta chiesa del 1507, la matrice è un pregevole esempio di stile neo-romanico a tre navate. Conserva al suo interno il simulacro ligneo della Madonna del Carmelo (del XIX secolo). Nel catino dellʼabside un affresco raffigura i quattro evangelisti. Sulla facciata sopra le tre porte dʼingresso, tre mosaici, realizzati nel 1934, raffiguranti la Madonna del Carmelo, Santa Teresa dʼAvila e SantʼAlberto. Torre dei Saraceni: Costruita per lʼavvistamento dei pirati, nel 1850 è stata inglobata al palazzetto della famiglia Bucalo. Alla fine dellʼOttocento, ne fu troncata la cupola e venne adornata con merli. Chiesa di Porto Salvo: Sebbene sia una ricostruzione, ad essa è legata una storia di mare e di fede. Alla fine del Settecento, infatti, alcuni pescatori, sorpresi da una violenta tempesta, invocarono la Madonna, promettendole la costruzione di una chiesa. Oggi lʼantica chiesa di Porto Salvo non cʼè più, ma la nuova costruzione mantiene la testimonianza della fede dei pescatori della zona. Torre del Catalmo: Venne edificata nel 1506 sulla sponda sinistra del torrente Savoca, dal savocese don Pietro Trimarchi. Fino al XVIII secolo rivestì un ruolo strategico importante proprio per la sua vicinanza al castello Pentefur. Chiesa di san Vito martire: Situata nella frazione collinare di Misserio, è stata costruita nel 1706 dal capomastro Girolamo Conte da Roccalumera. Conserva al suo interno sei affreschi a lunetta, raffiguranti scene delle Sacre Scritture, dipinti dallʼartista Nino Ucchino nel 1983. Nel 1968 è stata scoperta, nel sottosuolo della chiesa, unʼantica cripta dove, nel ʻ700, trovavano sepoltura i fedeli, i sacerdoti e i notabili di Misserio. Questa cripta è stata restaurata dalla Sovrintendenza ai beni artistici nel 2004 ed è attualmente visitabile. Opere artistiche sul lungomare: Il lungomare è una vera e propria galleria dʼarte a cielo aperto dove sono esposte le fantastiche sculture in acciaio dellʼartista santateresino Nino Ucchino.