L' Arghennon Akron ed il Castello - The Arghennon Akron and the Castle

SS114 Sant'Alessio Siculo

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Audioguida realizzata in collaborazione con i ragazzi della Scuola "A. Gussio" scuola secondaria di primo grado di Sant'Alessio Siculo.

Voce di Vanessa Rifatto.


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Progetto: Una Guida Turistica Condivisa per S. Alessio Siculo

 

 


L'Arghennon Akron ed il Castello

Alzate gli occhi verso il promontorio che avete sopra la vostra testa, abbassate lo sguardo fino al mare, fissate un attimo lo scoglio che avete davanti. Ecco, ora chiudete gli occhi e ascoltate soltanto il mare. Il fruscio di questo mare vi sta portando velocemente indietro nel tempo. Ecco, siamo arrivati. Siamo nel 734 a.C. Di fronte a voi ci sono delle navi greche, guidate da Teocle, tra qualche giorno inizierà a fondare la prima colonia greca in Sicilia, Naxos. Con lui ci sono i coloni partiti dall’Eubea che guardando verso questo promontorio venne loro alla mente la Madrepatria, il promontorio Capo Bianco, e lo ribattezzarono Arghennon Akron. L’Arghennon Akron, il Capo argenteo è un blocco calcareo che si eleva a picco sul mare. L’antica denominazione greca ci è pervenuta dal geografo Tolomeo l’Alessandrino e dalla sua monumentale opera geografica del II sec. D.C. Aprite pian piano gli occhi adesso. Quelle stesse onde accarezzano da secoli il promontorio e nel tempo sui suoi fianchi hanno scavato tre stupende grotte: la grotta di terra, la grotta di mezzo e la grotta di punta. In estate le tre grotte sono meta di turisti che con piccole barche possono entrarvi per ammirarle. Alessio, al bivio per Forza d’Agrò si trovava secondo alcuni autori una delle Fauces (muri di sbarramento fortificati e presidiati). Tauromenitanae ricordate da Appiano, nel 36 a.C., durante la guerra civile che Roma scatenò per riprendersi la Sicilia, Pompeo utilizzò per impedire l’accesso dell’esercito di Lepido proveniente dall’Africa e dall’esercito di Ottaviano, proveniente dalla Calabria. L’origine del castello è quasi certamente araba e fu un importante presidio durante tutte le dominazioni successive. Nel XIX secolo esso appartenne agli inglesi e dopo un periodo di decadenza, fu acquisito dallo Stato, messo all’asta e acquistato dal Marchese Pietro Mauro, la cui famiglia, da allora, lo possiede e ci abita. Tantissime le storie e le leggende legate al Castello. Tra le storie, quella che vuole ospite dentro il maniero Re Carlo V di rientro dalla guerra di Tunisi contro i barbareschi nel 1535.